Dopo il clamore suscitato nei giorni precedenti, per un finto scandalo che scandalo non è e per un caso che tutto è meno ciò che si è voluto far credere, finalmente si torna a parlare di un presidente giovane e di qualità nei termini più opportuni.
Chi voleva incastrare Andrea Montemurro ? E perchè ?
Ecco le vere domande da porsi, per un tentativo doloso di mettere in cattiva luca uno dei più giovani massimi dirigenti sportivi della storia, un manager preparato e che evidentemente dà fastidio a qualcuno per le sue note e riconosciute capacità che ha dimostrato abilmente in questi tre anni di cambiamento del futsal italiano.
E allora eccolo il “fattaccio”, il “dispetto” che gli è stato rivolto per provare a metterlo in cattiva luce. Ecco l’audio rubato, una telefonata fatta girare ad insaputa del dottor Montemurro, evidentemente e palesemente creata ad arte per potergli creare problemi e nient’altro, tanto che nell’ascoltare più volte l’audio della frode, il massimo che possa capitare è di mettersi a sorridere non solo per la palese montatura fatta ad arte ma per il fatto che lo stesso presidente mai accetta una proposta che in realtà non è mai stata neppure avanzata.
Si capisce bene immediatamente, che il presidente Montemurro non vìola alcuna regola e che il suo atteggiamento è immediatamente sorpreso, tanto da restare interdetto, di fronte alle parole di quel dirigente. La “trappola” è evidente e lo scandalo vero è che una telefonata privata diventi di dominio pubblico in questa maniera, con l’obiettivo mirato di screditare una persona e la sua professionalità per non consentirgli di ricandidarsi nuovamente alle prossime elezioni e di fare quel salto di qualità all'interno del mondo del calcio che molti davano già per scontato. Ma perchè si è dato vita a questo caso? Un caso tale solo per alcuni media, che cavalcano il presunto scoop senza nemmeno darsi la briga di ascoltare la telefonata stessa ( ricordiamo rubata indebitamente ). Forse bisognerebbe ricordare a tutti, che il vero reato è far circolare senza permesso alcuno una telefonata riservata e registrata ad insaputa dell’interlocutore. Ma di questo vivere ormai siamo pieni ed il calcio ormai lo vive come uno stato di fatto basti pensare all'Ad della Lega calcio serie A De Siervo anche lui messo alla gogna per la solita telefonata trapelata chissà come.
Dunque, a distanza di giorni, dopo che tutti hanno capito che si è trattato di una imboscata del quale il presidente Montemurro è stato vittima, non artefice o corresponsabile, è il caso di tornare alla realtà e lasciar lavorare in pace un presidente giovane e motivato, capace e ambizioso, capace di dare al calcio a cinque italiano una visibilità, una solidità e una ribalta (dirette Rai e Sky, iniziative a pioggia nella comunicazione, iniziative nelle scuole, maggior coinvolgimento di media e sponsor tra i quali Nike, crescita del settore feminile, rivalutazione del bilancio…) mai avute prima.
Il complotto pre-elettorale è stato veramente di basso profilo: ma sono i fatti a parlare, e i fatti parlano in favore del presidente Montemurro. Quanto ai falsi scoop e ai danni creati a tavolino alla sua persona, qualcuno ne dovrà rispondere nelle sedi opportune. Certo è che se come sembra il Presidente spaventato da alcuni atteggiamenti anche precedenti a questa vicenda ( intimidazioni, minacce e addirittura oltre 40 esposti inviati in procura sportiva senza nessun esito ) decida di lasciare il calcio ed il mondo dello sport a perdere non sarà soltanto questo bravo giovane manager ma tutte le persone che lottano per una moralizzazione del nostro calcio e per una moralizzazione delle dinamiche in seno ai vertici dello sport italiano.
09/03/2020
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